L’Istituto Comprensivo Cortemilia-Saliceto è situato in Alta Langa, lungo le valli Bormida e Uzzone, in provincia di Cuneo. L’Istituto è nato il 1° settembre 2013 dall’unione dell’Istituto Comprensivo di Cortemilia e dall’Istituto Comprensivo “Giovanni XXIII di Saliceto”.
“ Lista … d’Istituto” per conoscerci meglio.
29 Km di fondovalle, 26 ponti sulla Bormida, 36 anse del fiume, 53 colline, 870 Km di muretti a secco, 1 ecomuseo, 9 castelli medioevali, 5 torri, 2 ex-conventi, 39 campanili, 4 mercati settimanali, 2 fiere annuali, 1 monumento alla nocciola, 1 filanda ristrutturata, 7 fabbriche, 5 case di riposo, 8000 abitanti circa, 6 biblioteche, 17 scuole, 1 Istituto comprensivo.
“ … Si scende in valle - da Cortemilia a Saliceto, ultimo paese piemontese alle porte della Cengio ligure - con la straniante sensazione che questa sia una terra primordiale. Paradossale che il disastro dell’ Acna abbia preservato nei decenni un paesaggio che ora appare intatto: boschi solenni, quercete immense, pascoli a mezza costa. In un certo senso è una storia a lieto fine. L’Acna è stata in gran parte chiusa solo alla fine degli anni novanta, un secolo giusto di tragedie, e il fiume subito messo sotto osservazione.
Una storia, si spera, a lieto fine, perché in questi ultimi anni sono tornate timidamente le trote e i cavedani; di sera si possono vedere sui banchi di sabbia fra i sambuchi gli aironi e , cercandoli con pazienza, i martin pescatore. E’ un singolare uccello il martin pescatore, solitario, può stare ore intere appollaiato sul medesimo ramo, lo sguardo – e il becco – fisso all’acqua in attesa delle prede. E l’acqua deve essere limpida, altrimenti se ne va altrove.
E’ questa la “langa” di una volta, fuori dagli itinerari vignaioli ormai divenuti classici altrove. E’ ancora drammatica, silenziosa, intima e un poco gelosa di sé, così sospesa fra Piemonte e il mare. Il “marin”, appunto è il vento estivo che arriva dalle coste, vento benefico, una sorta di scirocco stemperato fra i valloni. D’estate muove pigramente le fronde dei pioppi e dei sopravvissuti gelsi, alberi un tempo fondamentali per l’economia della valle.
I paesi sono piccoli, ognuno con un castello appeso sul suo cucuzzolo: i tetri ruderi di quello di Gorzegno, la mole medioevale di Prunetto, la gentile armonia rinascimentale di Saliceto. Eppure in questa valle così sfortunata, si respira un’aria gioiosa. La gente è cordiale, curiosa, ospitale. L’estate è ancora l’estate di un tempo, quella delle feste di Ferragosto con i falò e le orchestrine, il mercoledì si tiene il mercato a Monesiglio, momento di suprema animazione, le molte trattorie accolgono generose i turisti che non vengono a frotte, ma che tornano puntuali anno dopo anno. …”
Lo sguardo del martin pescatore” di Gianni Farinetti – Narrar per valli Ed. Interlinea